Nel luglio 2018 La Spezia ha festeggiato un traguardo importante: i cinquant’anni del Festival Internazionale del Jazz, una delle rassegne più longeve e riconosciute del panorama italiano.

Nata nel 1969, la manifestazione è diventata nel tempo un punto di riferimento per musicisti e appassionati di tutto il mondo, portando nel Golfo dei Poeti nomi che hanno fatto la storia del jazz. E proprio nell’ambito di questo anniversario speciale, si è svolto il La Spezia Jazz Workshop 2018, un appuntamento formativo che ha affiancato ai concerti un ricco programma di incontri, masterclass e laboratori rivolti ai giovani talenti.
Dal 24 al 28 luglio, presso l’Oratorio Don Bosco di via Roma, studenti provenienti da tutta Italia e dall’estero hanno avuto l’opportunità di partecipare a lezioni tenute da docenti di fama internazionale, legati a prestigiose istituzioni come la Juilliard School di New York, il City College of New York e il Cuyahoga Community College di Cleveland. L’obiettivo era quello di offrire un’occasione concreta di crescita e di confronto con professionisti del jazz contemporaneo, approfondendo non solo la tecnica ma anche l’improvvisazione, l’interplay e la storia del linguaggio afroamericano.
L’edizione 2018, organizzata da Comune della Spezia, Fondazione Carispezia e Associazione Blue Monk, ha voluto unire tradizione e innovazione, valorizzando l’eredità di un festival che nel corso degli anni ha ospitato leggende come Miles Davis, Herbie Hancock, Chet Baker, Wayne Shorter e McCoy Tyner. Ma il cuore pulsante dell’evento è stato proprio il Workshop, pensato come laboratorio creativo e ponte generazionale, in cui maestri e giovani musicisti hanno condiviso la stessa passione in un clima di dialogo e libertà.
Uno dei momenti più attesi è stata la masterclass di Benny Golson, sassofonista e compositore tra i grandi protagonisti del jazz moderno, autore di brani immortali come Whisper Not e Killer Joe. L’incontro, ospitato il 27 luglio al Centro Allende, ha richiamato un pubblico numeroso e attento, trasformandosi in una vera lezione di storia vivente del jazz. Golson ha raccontato aneddoti della sua lunga carriera, dai tempi con Art Blakey ai ricordi condivisi con John Coltrane, regalando al pubblico una testimonianza autentica di ciò che significa dedicare una vita alla musica.
Parallelamente ai corsi, il festival ha animato le piazze e i borghi del Golfo con una serie di concerti gratuiti e serate speciali, che hanno toccato La Spezia, Lerici, Portovenere e Aulla. Tra gli eventi di punta, il concerto del Billy Hart Quartet con Joshua Redman, che ha infiammato Piazza Mentana il 25 luglio, confermando l’altissimo livello artistico della manifestazione.
Come ogni anno, il festival ha anche valorizzato i giovani talenti con il Premio Tiberio Nicola, dedicato al musicista spezzino e legato ai Jazz Workshop: tra i riconoscimenti assegnati figuravano borse di studio e iscrizioni gratuite per le edizioni 2018 e 2019 dei corsi, a sostegno dei migliori allievi.
Con il La Spezia Jazz Workshop 2018, la città non ha soltanto celebrato la storia di un festival straordinario, ma ha ribadito la sua vocazione internazionale e culturale, continuando a formare nuove generazioni di musicisti e a diffondere la passione per un linguaggio che non conosce confini.





